In quell’anno, infatti, ha avuto inizio una insurrezione di durata decennale contro i portoghesi, che governavano il Paese da quattro secoli.
Le speranze suscitate dall'avvento dell’indipendenza, il 25 giugno 1975, sono state di breve respiro: nel marzo del 1976 scoppiava la guerra civile fra le forze governative, guidate dal FRELIMO (Frente de Libertacao de Mocambique), e la RENAMO (Resistencia Nacional Mocambicana).
La guerra civile ha raggiunto il massimo inasprimento negli anni 1986-1992, e le sue drammatiche conseguenze sono state aggravate da ricorrenti siccità, in particolare quella del 1992, che è stata la peggiore siccità che abbia colpito l'Africa australe in questo secolo.
Tale situazione ha provocato I milione e mezzo di morti ed ha determinato un massiccio esodo della popolazione: nel dicembre 1992 il numero dei mozambicani rifugiati nei paesi vicini raggiungeva 1 milione e 700 mila unità.
Il 4 ottobre 1992 il Presidente Chissano ed il leader della RENAMO, Alfonso Dhlakama, hanno firmato a Roma, con la mediazione del governo italiano, delle Nazioni Unite,dell'episcopato cattolico mozambicano e della comunità cattolica di S. Egidio, un trattato di pace che prevede la consegna di tutte le armi alle Nazioni Unite e la smobilitazione di tutte le milizie entro sei mesi (60 mila soldati dalla FRELIMO e 22 mila della RENAMO), nell'obiettivo di ricostruire un esercito nazionale unitario di 30 mila soldati.
Dal momento della firma degli accordi di pace sono intervenute numerose violazioni del cessate il fuoco dalle due parti e, più in generale, si è assistito all'emergere di difficoltà nell'applicazione delle parti dell'accordo relative al disarmo, alla smobilitazione degli eserciti ed alla definizione di una nuova legge elettorale che consenta di svolgere le prime elezioni politiche multipartitiche entro il 1994.
Già la nuova Costituzione approvata nel novembre del 1990 dal Parlamento mozambicano prevedeva la fine del partito unico; la scelta del multipartitismo e le modalità di formazione dei nuovi partiti sono state precisate più in dettaglio nell'ambito dell'accordo di pace.
Nei primi mesi del 1993, l'ONU ha inviato in Mozambico una forza multilaterale (ONUMOZ) di 6 mila 500 caschi blu, guidata dall'italiano Aldo Ajello e incaricata di vigilare nel rispetto degli accordi. Il mandato dell'ONUMOZ, che inizialmente era fino al 31 ottobre 1993 (risoluzione del Consiglio di sicurezza n. 797 del 16.12.1992), è stato successivamente prorogato fino al maggio 1994 (risoluzione n. 882 del 5.11.1993).
Il Governo mozambicano si trova ad affrontare una grave emergenza economica, rispetto alla quale l'aiuto internazionale è decisivo. Il Paese ha ricevuto in questi anni consistenti prestiti ed aiuti da singoli Paesi e da istituzioni internazionali, ma i vincoli posti dal Fondo Monetario Internazionale hanno avuto riflessi pesanti sul piano sociale. Sono state infatti adottate politiche di liberalizzazione e di aggiustamento che hanno comportato la soppressione dei sussidi alimentari ed una drastica riduzione degli stipendi che hanno provocato agitazioni sindacali.
CRONOLOGIA DELLA PACE
4 ottobre
1992 Le parti in conflitto raggiungono un
accordo sulla cessazione immediata delle
ostilità.
6 ottobre 1992 Ha
luogo una prima violazione del cessate il
fuoco.
11 ottobre 1992 La
RENAMO accusa il Governo di violazione
dell'accordo di pace.
13 ottobre
1992 Il Consiglio di sicurezza delle N.U.
approva la risoluzione n. 782,con la quale prevede
l'invio di un gruppo di osservatori
militari.
14 ottobre 1992 Un
convoglio di aiuti umanitari entra per la prima
volta nelle zone controllate dalla
RENAMO.
18 ottobre 1992 Mentre
viene annunciata ufficialmente l'entrata in vigore
del cessate il fuoco, la Renamo riprende i suoi
attacchi nel nord del Paese.
7 novembre
1992 Nella provincia di Copper Belt
scoppia una epidemia di colera che in pochi giorni
fa centinaia di vittime.
23 novembre
1992 La Banca Mondiale accorda al
Mozambico un prestito di 64 milioni di
dollari.
24 novembre 1992
Viene riaperta, dopo 12 anni, la strada che
collega la capitale Maputo al porto di
Beira.
25 novembre 1992
L'esercito governativo riconquista la città di
Lugela, l'ultima delle quattro città occupate nel
mese di ottobre dai ribelli della
RENAMO.
3 dicembre 1992 Il FMI
accorda al Mozambico un prestito di 42 milioni di
dollari.
16 dicembre 1992 Il
presidente Chissano afferma che il cessate il
fuoco è ormai largamente rispettato. Il Consiglio
di sicurezza delle N.U., con la risoluzione n.
797, decide la creazione di una operazione delle
N.U. in Mozambico (ONUMOZ), al fine di sorvegliare
l'applicazione degli accordi di pace, e di
collaborare all'organizzazione dell'assistenza
elettorale,giuridica ed umanitaria.
17
dicembre 1992 Si riunisce a Roma la
Conferenza dei Paesi donatori, che raccoglie
l'impegno per 320 milioni di dollari al
Mozambico.
13 gennaio 1993
Un rappresentante delle N.U. afferma che i ritardi
dell'applicazione degli accordi di pace in
Mozambico sono dovuti alla crisi
somala.
22 gennaio 1993 Il
Fondo Africano di sviluppo accorda al Mozambico un
aiuto di 86 milioni di dollari.
2
febbraio 1993 Sedici Paesi, tra cui
l'Italia, confermano la loro partecipazione
all'ONIJMOZ.
30 marzo 1993 Un
ammutinamento della guardia presidenziale viene
sedato col
sangue dall'esercito
mozambicano.
2 aprile 1993 La
Banca Mondiale concede al Mozambico un ulteriore
prestito di 20 milioni di dollari
10
aprile 1993 La RENAMO continua a rinviare
la smobilitazione delle sue forze, subordinandola
all'arrivo del contingente ONU.
14
aprile 1993 La risoluzione n. 818 del
Consiglio di sicurezza delle N.U. sollecita la
smobilitazione delle truppe delle due parti e la
formazione di nuove forze armate
unificate.
22 aprile 1993
L'Alto Commissario delle N.U. per i rifugiati
avvia la più vasta operazione di rimpatrio mai
realizzata, che riguarda 1,5 milioni di rifugiati
mozambicani. La Renamo rifiuta di riprendere i
negoziati con il Governo.
14 maggio
1993 Sotto il controllo dell'ONUMOZ, ha
inizio il processo di smobilitazione dell'esercito
mozambicano.
7 luglio 1993
L'arrivo a Maputo di una delegazione della RENAMO,
mette fine a mesi di boicottaggio
dell'applicazione degli accordi di
pace.
9 luglio 1993 La
risoluzione n. 850 del Consiglio di sicurezza
delle N.U. sollecita nuovamente le parti alla
smobilitazione delle proprie milizie e alla
collaborazione per la creazione di una nuova forza
di difesa mozambicana.
28 luglio
1993 Il governo e la RENAMO firmano un
documento di lavoro sulla nuova legge elettorale.
La RENAMO, tuttavia, lo respinge il giorno
successivo sostenendo che esso favorisce il
FRELIMO.
31 luglio 1993
Continua la smobilitazione delle truppe di
entrambe le parti, che consegnano alla commissione
incaricata di vigilare sul cessate il fuoco una
lista completa dei soldati e degli
equipaggiamenti.
5 agosto 1993
La RENAMO minaccia nuovi attacchi, denunciando
aggressioni da parte governativa.
23
agosto 1993 Ha luogo il primo incontro
tra il Presidente Chissano e il leader della
RENAMO, Alfonso Dhlakama.
3 settembre
1993 Le parti firmano un accordo per
sbloccare l'evoluzione del processo di
pace.
9 settembre 1993 Il
negoziato sulla legge elettorale viene sospeso a
seguito del rifiuto della RENAMO di partecipare
agli incontri.
10 settembre
1993 L'ONU richiama all'ordine la RENAMO,
che minaccia di limitare la libertà di movimento
nei settori da essa controllati.
13
settembre 1993 Con la risoluzione n. 863,
il Consiglio di sicurezza delle N.U. esige la
definizione di un calendario per l'applicazione
degli accordi di pace.
15 settembre
1993 Riprendono i lavori della conferenza
per la definizione di una nuova legge
elettorale
20 ottobre 1993 Il
Segretario generale delle N.U., al termine di una
visita a Maputo, annuncia l'accordo tra le parti su
un nuovo calendario che dovrebbe condurre alla
completa smobilitazione delle truppe entro
maggio1994 e alle elezioni entro ottobre
1994.
29 ottobre 1993 Con la
risoluzione n. 879 il Consiglio di sicurezza delle
N.U. proroga il mandato dell'ONUMOZ fino al 5
novembre.
5 novembre 1993 La
risoluzione n. 882 del Consiglio di sicurezza
delle N.U. proroga il mandato dell'ONUMOZ per
altri sei mesi. Amnesty International chiede al
Segretario generale di ampliare il mandato stesso
affinché includa il controllo del rispetto dei
diritti umani.
1 dicembre 1993
Il governo e la RENAMO pervengono ad un accordo
per il raggruppamento delle truppe entro il 20
dicembre, nei centri previsti dalle
N.U.
12 gennaio 1994 Viene
approvata la nuova legge elettorale.
22
febbraio 1994 Con la risoluzione n. 898
il Consiglio di sicurezza autorizza la istituzione
di una componente di polizia delle N.U. in
Mozambico e contemporaneamente dispone il ritiro
di un adeguato numero di personale militare.
Inoltre, sollecita le parti a concordare
rapidamente una data precisa per lo svolgimento
delle elezioni.
18 aprile 1994
Viene ripristinata la linea ferroviaria tra Maputo
e Johannesburg rimasta interrotta per dieci anni a
causa della guerra civile in
Mozambico.
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