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 Il quadro storico
A partire dal 1964 il Mozambico è stato teatro di un conflitto interno quasi senza interruzioni.
In quell’anno, infatti, ha avuto inizio una insurrezione di durata decennale contro i portoghesi, che governavano il Paese da quattro secoli.
Le speranze suscitate dall'avvento dell’indipendenza, il 25 giugno 1975, sono state di breve respiro: nel marzo del 1976 scoppiava la guerra civile fra le forze governative, guidate dal FRELIMO (Frente de Libertacao de Mocambique), e la RENAMO (Resistencia Nacional Mocambicana).
La guerra civile ha raggiunto il massimo inasprimento negli anni 1986-1992, e le sue drammatiche conseguenze sono state aggravate da ricorrenti siccità, in particolare quella del 1992, che è stata la peggiore siccità che abbia colpito l'Africa australe in questo secolo.
Tale situazione ha provocato I milione e mezzo di morti ed ha determinato un massiccio esodo della popolazione: nel dicembre 1992 il numero dei mozambicani rifugiati nei paesi vicini raggiungeva 1 milione e 700 mila unità.
Il 4 ottobre 1992 il Presidente Chissano ed il leader della RENAMO, Alfonso Dhlakama, hanno firmato a Roma, con la mediazione del governo italiano, delle Nazioni Unite,dell'episcopato cattolico mozambicano e della comunità cattolica di S. Egidio, un trattato di pace che prevede la consegna di tutte le armi alle Nazioni Unite e la smobilitazione di tutte le milizie entro sei mesi (60 mila soldati dalla FRELIMO e 22 mila della RENAMO), nell'obiettivo di ricostruire un esercito nazionale unitario di 30 mila soldati.
Dal momento della firma degli accordi di pace sono intervenute numerose violazioni del cessate il fuoco dalle due parti e, più in generale, si è assistito all'emergere di difficoltà nell'applicazione delle parti dell'accordo relative al disarmo, alla smobilitazione degli eserciti ed alla definizione di una nuova legge elettorale che consenta di svolgere le prime elezioni politiche multipartitiche entro il 1994.
Già la nuova Costituzione approvata nel novembre del 1990 dal Parlamento mozambicano prevedeva la fine del partito unico; la scelta del multipartitismo e le modalità di formazione dei nuovi partiti sono state precisate più in dettaglio nell'ambito dell'accordo di pace.

Nei primi mesi del 1993, l'ONU ha inviato in Mozambico una forza multilaterale (ONUMOZ) di 6 mila 500 caschi blu, guidata dall'italiano Aldo Ajello e incaricata di vigilare nel rispetto degli accordi. Il mandato dell'ONUMOZ, che inizialmente era fino al 31 ottobre 1993 (risoluzione del Consiglio di sicurezza n. 797 del 16.12.1992), è stato successivamente prorogato fino al maggio 1994 (risoluzione n. 882 del 5.11.1993).
Il Governo mozambicano si trova ad affrontare una grave emergenza economica, rispetto alla quale l'aiuto internazionale è decisivo. Il Paese ha ricevuto in questi anni consistenti prestiti ed aiuti da singoli Paesi e da istituzioni internazionali, ma i vincoli posti dal Fondo Monetario Internazionale hanno avuto riflessi pesanti sul piano sociale. Sono state infatti adottate politiche di liberalizzazione e di aggiustamento che hanno comportato la soppressione dei sussidi alimentari ed una drastica riduzione degli stipendi che hanno provocato agitazioni sindacali.

fonte:
www.gianfrancopaglia.it


 Cronologia della pace

4 ottobre 1992 Le parti in conflitto raggiungono un accordo sulla cessazione immediata delle ostilità.
6 ottobre 1992 Ha luogo una prima violazione del cessate il fuoco.
11 ottobre 1992 La RENAMO accusa il Governo di violazione dell'accordo di pace.
13 ottobre 1992 Il Consiglio di sicurezza delle N.U. approva la risoluzione n. 782,con la quale prevede l'invio di un gruppo di osservatori militari.
14 ottobre 1992 Un convoglio di aiuti umanitari entra per la prima volta nelle zone controllate dalla RENAMO.
18 ottobre 1992 Mentre viene annunciata ufficialmente l'entrata in vigore del cessate il fuoco, la Renamo riprende i suoi attacchi nel nord del Paese.
7 novembre 1992 Nella provincia di Copper Belt scoppia una epidemia di colera che in pochi giorni fa centinaia di vittime.
23 novembre 1992 La Banca Mondiale accorda al Mozambico un prestito di 64 milioni di dollari.
24 novembre 1992 Viene riaperta, dopo 12 anni, la strada che collega la capitale Maputo al porto di Beira.
25 novembre 1992 L'esercito governativo riconquista la città di Lugela, l'ultima delle quattro città occupate nel mese di ottobre dai ribelli della RENAMO.
3 dicembre 1992 Il FMI accorda al Mozambico un prestito di 42 milioni di dollari.
16 dicembre 1992 Il presidente Chissano afferma che il cessate il fuoco è ormai largamente rispettato. Il Consiglio di sicurezza delle N.U., con la risoluzione n. 797, decide la creazione di una operazione delle N.U. in Mozambico (ONUMOZ), al fine di sorvegliare l'applicazione degli accordi di pace, e di collaborare all'organizzazione dell'assistenza elettorale,giuridica ed umanitaria.
17 dicembre 1992 Si riunisce a Roma la Conferenza dei Paesi donatori, che raccoglie l'impegno per 320 milioni di dollari al Mozambico.

13 gennaio 1993 Un rappresentante delle N.U. afferma che i ritardi dell'applicazione degli accordi di pace in Mozambico sono dovuti alla crisi somala.
22 gennaio 1993 Il Fondo Africano di sviluppo accorda al Mozambico un aiuto di 86 milioni di dollari.
2 febbraio 1993 Sedici Paesi, tra cui l'Italia, confermano la loro partecipazione all'ONIJMOZ.
30 marzo 1993 Un ammutinamento della guardia presidenziale viene sedato col
sangue dall'esercito mozambicano.
2 aprile 1993 La Banca Mondiale concede al Mozambico un ulteriore prestito di 20 milioni di dollari
10 aprile 1993 La RENAMO continua a rinviare la smobilitazione delle sue forze, subordinandola all'arrivo del contingente ONU.
14 aprile 1993 La risoluzione n. 818 del Consiglio di sicurezza delle N.U. sollecita la smobilitazione delle truppe delle due parti e la formazione di nuove forze armate unificate.
22 aprile 1993 L'Alto Commissario delle N.U. per i rifugiati avvia la più vasta operazione di rimpatrio mai realizzata, che riguarda 1,5 milioni di rifugiati mozambicani. La Renamo rifiuta di riprendere i negoziati con il Governo.
14 maggio 1993 Sotto il controllo dell'ONUMOZ, ha inizio il processo di smobilitazione dell'esercito mozambicano.
7 luglio 1993 L'arrivo a Maputo di una delegazione della RENAMO, mette fine a mesi di boicottaggio dell'applicazione degli accordi di pace.
9 luglio 1993 La risoluzione n. 850 del Consiglio di sicurezza delle N.U. sollecita nuovamente le parti alla smobilitazione delle proprie milizie e alla collaborazione per la creazione di una nuova forza di difesa mozambicana.
28 luglio 1993 Il governo e la RENAMO firmano un documento di lavoro sulla nuova legge elettorale. La RENAMO, tuttavia, lo respinge il giorno successivo sostenendo che esso favorisce il FRELIMO.
31 luglio 1993 Continua la smobilitazione delle truppe di entrambe le parti, che consegnano alla commissione incaricata di vigilare sul cessate il fuoco una lista completa dei soldati e degli equipaggiamenti.
5 agosto 1993 La RENAMO minaccia nuovi attacchi, denunciando aggressioni da parte governativa.
23 agosto 1993 Ha luogo il primo incontro tra il Presidente Chissano e il leader della RENAMO, Alfonso Dhlakama.
3 settembre 1993 Le parti firmano un accordo per sbloccare l'evoluzione del processo di pace.
9 settembre 1993 Il negoziato sulla legge elettorale viene sospeso a seguito del rifiuto della RENAMO di partecipare agli incontri.
10 settembre 1993 L'ONU richiama all'ordine la RENAMO, che minaccia di limitare la libertà di movimento nei settori da essa controllati.
13 settembre 1993 Con la risoluzione n. 863, il Consiglio di sicurezza delle N.U. esige la definizione di un calendario per l'applicazione degli accordi di pace.
15 settembre 1993 Riprendono i lavori della conferenza per la definizione di una nuova legge elettorale
20 ottobre 1993 Il Segretario generale delle N.U., al termine di una visita a Maputo,annuncia l'accordo tra le parti su un nuovo calendario che dovrebbe condurre alla completa smobilitazione delle truppe entro maggio1994 e alle elezioni entro ottobre 1994.
29 ottobre 1993 Con la risoluzione n. 879 il Consiglio di sicurezza delle N.U. proroga il mandato dell'ONUMOZ fino al 5 novembre.
5 novembre 1993 La risoluzione n. 882 del Consiglio di sicurezza delle N.U. proroga il mandato dell'ONUMOZ per altri sei mesi. Amnesty International chiede al Segretario generale di ampliare il mandato stesso affinché includa il controllo del rispetto dei diritti umani.
1 dicembre 1993 Il governo e la RENAMO pervengono ad un accordo per il raggruppamento delle truppe entro il 20 dicembre, nei centri previsti dalle N.U.

12 gennaio 1994 Viene approvata la nuova legge elettorale.
22 febbraio 1994 Con la risoluzione n. 898 il Consiglio di sicurezza autorizza la istituzione di una componente di polizia delle N.U. in Mozambico e contemporaneamente dispone il ritiro di un adeguato numero di personale militare. Inoltre, sollecita le parti a concordare rapidamente una data precisa per lo svolgimento delle elezioni.
18 aprile 1994 Viene ripristinata la linea ferroviaria tra Maputo e Johannesburg rimasta interrotta per dieci anni a causa della guerra civile in Mozambico.

fonte:
www.gianfrancopaglia.it